In questa guida spieghiamo come si gioca a Sputo nell’oceano e vediamo quali sono le regole da seguire.
A metà strada tra il Mercante in fiera e le “Tre tavolette”, lo “Sputo nell’oceano” più che un gioco di carte, è un gioco che viene svolto con le carte. Richiede memoria visiva e non altre doti (strategia, ragionamento e logica). Viene normalmente giocato fra due avversari.
Un mazzo di carte (quaranta o cinquantadue o anche le carte del “Mercante in fiera”) viene sparpagliato disordinatamente su un tavolo con le carte a faccia coperta e facendo attenzione che nessuna carta venga coperta da altre. Il giocatore che inizia scopre una carta a suo piacimento e subito dopo un’altra. Se le due carte scoperte fanno “coppia” (ovvero sono dello stesso valore: per esempio due 6 o due D), il giocatore le ritira dal gioco e prosegue con lo scoprire altre due carte. In pratica il turno di gioco di un giocatore prosegue fino a quando le carte da lui scoperte formano coppia. Se le due carte scoperte da un giocatore non formano coppia, le carte stesse saranno nuovamente coperte, nella stessa posizione in cui si trovavano prima di essere rovesciate, e la mano passa all’avversario. È chiaro che per i primissimi colpi le possibilità di far coppia sono legate esclusivamente alla fortuna, ma dopo poco il gioco diviene di pura abilità in quanto il giocatore si deve ricordare delle carte che sono state da lui o dall’avversario esposte e poi ricoperte perché non facevano coppia.
Sarà quindi opportuno che ogni giocatore al suo turno non scopra le due carte insieme, ma una alla volta in quanto la prima scoperta potrebbe far coppia con una delle carte conosciute.
Vince chi al termine della partita ha formato più coppie. Il gioco può essere praticato anche fra tre o più giocatori che giocano a turno facendo il giro: in questo caso si potrà giocare con due mazzi di carte al posto di uno solo.