In questa guida spieghiamo come si gioca a Tressette e vediamo quali sono le regole da seguire.
Il Tressette è un gioco di carte conosciuto in tutto il mondo ed è molto amato anche in Italia. Ogni Paese ha una sua versione, con regole che spesso si discostano dal gioco classico. Anche in Italia esistono varie versioni di Tressette nelle quali, oltre che le regole di base, varia il numero di giocatori. Il Tressette infatti si può giocare anche in due fino ad arrivare ad otto contendenti. Nella versione classica invece si gioca in quattro persone divise in due coppie rivali.
Storia
Sembra che il Tressette sia originario della Spagna, ma che sia arrivato molto presto anche in Italia, radicandosi soprattutto al Sud e nelle regioni del Nord Est. La prima citazione documentata della presenza di questo gioco è nel poema “ Ludus, vulgo dictus Tresette in quattro, latino metro descriptus”dedicatogli dal piacentino Gaetano Biondelli nel 1726. Per quello che riguarda invece una descrizione più dettagliata del Tressette, regole comprese, bisogna consultare il Codice di Chitarrella risalente al 1840. Il nome invece pare dipenda dal fatto che la versione originale del gioco attribuiva al 7 un valore di 1/3 di punto. Ed anche che il valore di 1/3 fosse il più basso che poteva avere una carta prima di sconfinare nelle scartine. Il valore più alto invece veniva attribuito al 3, per cui giocare a Tressette significava doversi muovere tra questa forbice di valori. Un sistema di valori che venne sostituito ben presto dall’attuale per evitare le troppe partite finite in pareggio.
Regole Tressette
Per giocare a Tressette occorre un classico mazzo italiano di 40 carte diviso nei 4 semi tradizionali, denari, coppe, spade e mazze. In questo gioco i semi sono pari in quanto non differiscono di valore, ma condizionano il tavolo di ciascun giro perché va giocato sullo stesso seme. L’unica nota di colore è attribuita al quattro di denari, il cui possessore sarà identificato come “palo” e sarà quello che aprirà la partita.
Sia per quello che riguarda le regole di gioco che per la scelta del compagno di squadra è sempre meglio accordarsi prima. Le regole infatti spesso cambiano da regione a regione. Invece, per quello che riguarda l’attribuzione del compagno, si può anche procedere secondo amicizia o simpatia, ma è più corretto che sia il gioco a definire le squadre. Uno dei sistemi più usati è la coppia di carte simpatiche. Si stabilisce prima di dare le carte quali siano le due carte simpatiche. Alla fine della distribuzione ogni giocatore controlla le proprie carte e se ne possiede una delle due si siede in un posto assegnato. Chi ha in mano l’altra gli si siede davanti. Ovviamente nella maggioranza dei casi questo comporta lo spostamento dei giocatori dalle posizioni originali, ma non importa perché comunque il gioco inizia dal palo. Ovviamente, per non esporsi prima, una delle soluzioni più usate è quella di scegliere il 4 di denari, che è quello che il palo deve dichiarare di avere per assumere la sua posizione, e il 5 di denari, che rientra tra le carte di nessun valore.
La disposizione dei giocatori al tavolo di Tressette è frontale tra i giocatori della stessa coppia e alternata nei confronti del giocatore della coppia rivale. Quindi, anche se si usa un tavolo tondo, i quattro giocatori devono disporsi in croce e i compagni potersi guardare negli occhi. Non è consentito però tra i giocatori della stessa squadra rivelare al compagno le proprie carte.
Dopo avere accuratamente mischiato le carte il mazziere fa tagliare il mazzo al giocatore alla sua sinistra e distribuisce le carte coperte, a giro, partendo dal giocatore alla sua destra. Ne può dare cinque per volta a ciascuno oppure distribuirle, almeno per quello che riguarda la prima mano, ad una ad una. La cosa importante che ad ogni distribuzione ciascun giocatore riceva lo stesso numero di carte e che, alla fine, ne abbia dieci in mano. Il possessore del quattro di denari, ovvero il palo, a questo punto calerà sul tavolo una carta a suo piacimento e gli altri giocatori faranno progressivamente lo stesso, in senso antiorario, partendo dal primo alla sua destra. L’unica condizione del giro è che ciascuno getti una carta dello stesso seme di quella che ha messo giù il palo. Alla fine del giro colui che gioca una carta dal valore più alto di quella del palo prende il tavolo e lo carica a favore della sua coppia. Il gioco riparte ad ogni giro sempre allo stesso modo fino a quando non succede che un giocatore rimanga senza carte in mano. A questo punto la mano chiude e si contano i punti di ciascuna squadra. A fare ripartire il gioco sarà il giocatore che ha chiuso la mano precedente con la carta più alta.
Se non si possiede una carta dello stesso seme di quello presente sul tavolo si potrà giocare una carta di un altro seme, ma non si avrà nessun diritto a raccogliere le carte alla fine del giro. Per questa ragione quando si gioca una carta di seme diverso è meglio calare quella col valore più basso in modo da non pregiudicarsi i turni successivi.
Alla fine della mano, e cioè quando un giocatore rimane senza carte da giocare, si contano i punti che ha totalizzato ciascuna squadra. Punti che vengono aggiunti a quelli che la coppia ha raggranellato nelle mani precedenti. Vince la squadra che, alla fine delle varie mani, raggiunge il punteggio massimo secondo un valore che viene stabilito ad inizio gioco. Generalmente ci si ferma a 21 punti, oppure a 31 o a 41.
Le carte a Tressette seguono una sequenza precisa che ne determina anche il valore. La lista parte dal Tre, seguito dal Due e dall’Asso e determina i carichi. Poi ci sono le figure e cioè il Re, il Cavallo e il Fante. E infine seguono le carte dal valore più basso e cioè le scartine che sono il Sette, il Sei, il Cinque e il Quattro.
Il valore delle carte è importante per capire chi raccoglie le lame alla fine del giro. Queste infatti toccano a chi gioca la carta col valore più alto rispetto a quella giocata dal palo. A Tressette l’Asso è la carta che ha il massimo del valore e corrisponde ad 1 punto. Le Figure e i rimanenti Carichi, cioè il Due e il Tre, invece valgono ciascuno 1/3 di punto. Alle Scartine non si attribuisce nessun valore. Quando una squadra alla fine della mano totalizza gli undici punti per intero allora si dice che fa Cappotto. Questo significa che ha raccolto tutti e quattro gli Assi, che sommano 4 punti, le dodici figure fanno altri 4 punti, e gli otto carichi che computano 2 e 2/3 di punto. Alla fine della mano la squadra che ha preso tutte le carte di valore possiede 10 punti e 2/3, cui si aggiunge un bonus finale che porta il punteggio ad 11 pari. Il bonus è stato stabilito proprio per evitare totali frazionati e viene attribuito alla squadra che fa rete e cioè che prende il decimo e ultimo giro a chiusura della mano.
Come si Vince a Tressette
L’obiettivo del gioco è quello di ottenere il punteggio massimo prima dell’altra squadra. Il valore del punteggio viene concordato all’inizio del gioco e generalmente è di 21, 31, o 41 punti.