In questa guida spieghiamo come si gioca a Sputo nell’occhio e vediamo quali sono le regole da seguire.
Chiaramente inventato dai fabbricanti di carte da gioco lo “Sputo nell’occhio” richiede prontezza di riflessi, colpo d’occhio, coordinazione di movimenti e carte da gioco di basso costo (infatti sono destinate alla distruzione dopo poche partite).
Viene giocato da due giocatori che siedono a un tavolo dalla superficie non troppo ampia ponendosi uno di fronte all’altro. Ognuno dei due giocatori mescola un mazzo di carte, lo fa alzare dall’avversario e in seguito forma davanti a sé sette mazzetti di carte coperte in ordine crescente e decrescente (da sinistra a destra un primo mazzetto di due carte, un secondo di tre carte, un successivo di quattro e infine uno di cinque: i successivi saranno nell’ordine di quattro, tre e due carte).
Le carte rimanenti vengono poste in mazzo coperto al centro del tavolo a fianco del mazzo dell’avversario. I giocatori scopriranno a questo punto la carta superiore di ognuno dei sette mazzetti che hanno davanti riponendola scoperta sul mazzetto. Ora ciascun giocatore ha davanti a sé sette mazzetti di carte (rispettivamente di due, tre, quattro, cinque, quattro, tre, due carte) con la carta superiore scoperta e le successive coperte. Al centro del tavolo saranno fianco a fianco i due mazzi coperti delle carte residue.
All’inizio del gioco ognuno dei due giocatori scoprirà la carta superiore di uno dei due mazzi del centro tavolo ponendola di fianco esternamente al mazzo, scoperta.
È importante che questa mossa venga eseguita contemporaneamente dai due giocatori in quanto è da questo momento che si scatena la bagarre. Il giocatore cercherà di sistemare le carte scoperte dei suoi mazzetti ponendole sopra le carte centrali appena scoperte rispettando le seguenti regole:
-Si può porre una carta scoperta di uno dei propri mazzetti sulle carte centrali quanto esiste contiguità (ascendente o discendente) e prescindendo dal seme.
-L’A è contiguo del 2 (naturalmente) e anche del K.
-Quando viene sistemata la carta scoperta superiore di uno dei mazzetti personali, si scopre la successiva.
-Vince chi per primo esaurisce le carte di tutti i propri mazzetti.
-Quando il gioco è fermo in quanto nessuna delle carte scoperte dei mazzetti è contigua con le due carte superiori dei mazzi che si formano al centro, si esporranno nuovamente e contemporaneamente le due carte superiori dei mazzi coperti centrali.
Naturalmente per avere le migliori possibilità di vittoria il gioco deve essere condotto velocemente. Se per esempio al centro è esposta una D e ambedue gli avversari hanno esposto nei rispettivi mazzetti almeno un F o un K, uno solo dei due riuscirà a collocare la sua carta sulla D e ovviamente sarà quello che arriva per primo. Se l’avversario è già partito con la sua carta e viene preceduto, la collocherà nella posizione da cui l’ha tolta.
Non esiste obbligo di sistemare le proprie carte sui mazzi centrali o di scoprire immediatamente la carta superiore di un mazzetto ogni volta che si sistema la prima carta di quel mazzetto; sarà interesse del giocatore sistemare al centro il maggior numero di carte possibili e scoprire al più presto le carte superiori dei mazzetti liberati per avere maggiori possibilità di scaricare i mazzetti personali.
Inutile aggiungere che si tratta di un gioco vivace e chiassoso che in certi casi per acceso agonismo sfiora la rissa. In fig. 109 vediamo una situazione di gioco.
I due avversari hanno appena scoperto, attingendole dai due mazzi coperti centrali il 9 di quadri e il 6 di picche. Sud avrebbe interesse a scaricare le sue carte ponendo il 7 di cuori sul 6 di picche, il 6 di quadri sul 7 di cuori, uno dei
5 sul 6 di quadri, quindi il 4 di cuori e infine l’altro 5, proseguendo se possibile con le carte superiori dei mazzetti che corrispondono alle carte sistemate. Nord può sistemare il suo 8 di picche sul 9 di quadri, ma più astutamente può aspettare a giocare per vedere di inserirsi nel gioco di Sud. Se infatti copre velocemente col suo 8 di picche il 7 di cuori messo sul
6 di picche prima che Sud riesca a collocare sullo stesso 7 di cuori il 6 di quadri, interrompe il gioco a catena di Sud. Sud a sua volta, se gioca accortamente, può evitare il pericolo di Nord: sul 6 di picche pone per prima carta uno dei suoi 5, quindi il 4 di cuori, in seguito l’altro 5, il 6 di quadri e infine il 7 di cuori; Nord potrà, se vuole, collocare a questo punto 1’8 di picche sul 7 di cuori se già non l’ha scaricato sul 9 di quadri.
Con tutto quello che vi è da fare nel corso di questo gioco (collocare le carte in sequenze sui mazzi scoperti centrali, scoprire le carte superiori dei mazzetti liberi, cercare di bloccare il gioco avversario) partono decisamente favoriti gli ambidestri e i “quadrumani”. Per coloro inoltre che sono diventati troppo bravi e veloci il gioco si può complicare introducendo la regola per cui si possono collocare al centro sopra una delle due carte scoperte, non solo le carte contigue, ma pure le carte dello stesso seme indipendentemente dal valore numerico.