In questa guida spieghiamo come si gioca alla Morra cinese e vediamo quali sono le regole da seguire.
La Morra cinese è un gioco semplice, conosciuto in tutto il mondo. Si gioca in due, con il solo supporto delle mani dei giocatori. Risulta essere un gioco basato fondamentalmente sulla sveltezza, l’intuito e la fortuna. La Morra è conosciuta anche con un nome composto, che riunisce i suoi tre elementi fondamentali, carta, forbice e sasso. Spesso, per scegliere chi farà il battitore di un altro gioco, invece di lanciare la monetina ci si sfida a Morra. Carta – Forbice – Sasso è anche un modo di sfidarsi velocemente e di decidere chi farà il palo a nascondino o l’arbitro di una partita tra quattro amici.
Regole della Morra Cinese
A Morra cinese basta essere in due, uno davanti all’altro. Ogni contendente per giocare userà una mano sola, poco importa se la destra o la sinistra. Importa invece che il giocatore comunichi, prima che inizi il gioco, con quale mano indicherà l’elemento scelto. Una dichiarazione che permette all’avversario di sapere con esattezza su quale mano concentrarsi. Tra l’altro, se si sceglie di effettuare più di un tiro, non si può cambiare mano prima della fine della partita.
I due giocatori, che decidono di sfidarsi alla Morra cinese, al via agitano la mano implicata nel gioco, contando lentamente fino al tre. La mano può essere mossa con un gesto ondulatorio, oppure fatta girare lentamente. Inizialmente l’impostazione della mano è chiusa, quindi con le dita ritirate e ricomposta nella posizione del pugno. E deve rimanere a pugno mentre si agita, o gira, fino a quando al tre non si apre. Quando si apre dovrà sfoderare il simbolo scelto, e cioè la carta, la forbice o il sasso. Il gioco può essere accompagnato dalla dichiarazione a voce dell’elemento, insieme al gesto che lo rappresenta. Ma lo puoi giocare anche nel più assoluto silenzio, affidandoti solamente ai gesti. Vediamo ora in quale posizione deve aprirsi la mano per rappresentare ciascuno dei tre simboli.
Carta
Tra i tre simboli la Carta rappresenta l’elemento delicato. Per dichiaralo la mano deve aprirsi per intero e con le dita distese, come se volesse indicare la cifra cinque. La Carta si presenta debole davanti alla Forbice, perché questa essendo affilata può tagliarla, mentre è forte nei confronti del Sasso, perché può avvolgerlo e nasconderlo.
Forbice
La Forbice invece è l’elemento pericoloso. Per rappresentare la Forbice basta che siano aperti indice e medio, mentre pollice, anulare e mignolo devono rimanere ripiegati su se stessi. La mano quindi viene aperta nella posizione che indica il numero due, oppure il segno di V della vittoria. La Forbice si presenta debole di fronte al Sasso, perché questo può romperla con la sua forza d’urto. Invece è forte verso la Carta perché può tagliarla.
Sasso
Il Sasso è simbolo di resistenza e si identifica nel pugno chiuso. Quindi se hai scelto di giocare il Sasso, alla fine del movimento rotatorio, oppure dell’oscillazione della mano, devi fare in modo che il pugno rimanga chiuso e compatto. Il Sasso è debole davanti alla Carta che lo avvolge, lo nasconde e lo soffoca. Ma è forte verso la Forbice, perché può spezzarla e renderla incapace di danneggiare la carta.
La sintesi della Morra cinese è tutta nella sua tiritera, tanto scaramantica quanto propiziatoria e narrativa, che in molte località ancora si recita prima di iniziare il gioco.
Carta, forbice, sasso. La carta avvolge il sasso, il sasso rompe la forbice, la forbice taglia la carta, che avvolge il sasso.
Può sembrare, è vero, solamente un’ingenua tiritera, ma questa filastrocca è una delle tante perle della famosa saggezza cinese.
Come Vincere alla Morra Cinese
Vittoria e sconfitta a Morra cinese sono praticamente immediate. Questo gioco infatti deve la sua popolarità proprio perché è estremamente agile, veloce e privo di lunghi calcoli di riporto. Dopo ogni tiro c’è un vincitore e un perdente. E a decretarlo sono gli oggetti che ogni contendente sceglie di mettere in campo. Quindi se uno dei due esce la Forbice e il suo avversario si gioca la Carta, vince quello che ha la Forbice. Se invece uno dei due gioca il Sasso e l’altro la Forbice, il Sasso rompe la forbice ed ottiene la vittoria. Infine se a fronteggiarsi sono la Carta e il Sasso, allora chi sfodera la Carta avrà la meglio sull’avversario che ha scelto di giocare il Sasso.
Risulta essere ovvio che la conta deve essere fatta in maniera corretta e che al tre entrambi i giocatori devono comunicare contemporaneamente l’elemento scelto, aprendo la mano. Se succede che uno dei due ritarda, per darsi il tempo di sbirciare la scelta dell’altro, allora il tiro non è valido e si torna a giocare