In questa guida spieghiamo come si gioca a Go-Moku e vediamo quali sono le regole da seguire.
Un antico gioco giapponese chiamato “Go-moku” (cinque pietre) viene giocato sulle intersezioni della scacchiera del “Go” (se ne può riprodurre agevolmente lo schema tracciando diciannove linee orizzontali intrecciantesi con altrettante linee verticali: si ottengono trecentosessantuno punti di intersezione che rappresentano i punti su cui si pongono i contrassegni).
I due avversari, dotati di matite di colori diversi, pongono alternativamente un contrassegno su uno dei punti di intersezione cercando di porne cinque in fila ortogonale o diagonale.
Chi per primo riesce nell’intento vince. La partita finisce patta se tutti i punti sono stati occupati e nessuno dei due contendenti riesce ad allineare cinque suoi contrassegni. Il gioco divenne popolare verso la fine del secolo scorso in Inghilterra con il nome di “Go-bang”. Dato che i giapponesi definiscono con il nome di “Go-bang” la scacchiera su cui viene giocato il “Go” si può immaginare la confusione che è seguita nei riguardi del gioco del “Go” che è tutt’altra cosa.
Nel Giappone lo giocavano i letterati; ma non posso affermare che altri, magistrati, militari, mercanti, ecc., non vi abbiano dedicato le ore d’ozio. Il ‘Go’ si gioca su una scacchiera che ha quattrocento caselle; ogni lato del quadrato ne conta infatti venti. La partita è giocata da due persone delle quali una dispone di cento pedine bianche, l’altra di cento pedine nere. Ma si può giocare anche in quattro, e allora sono quattrocento le pedine e ogni centinaio ha un colore diverso. Ogni giocatore, alternativamente, colloca una pedina sopra una casella libera qualsiasi, e vince chi per primo riesce a collocare cinque pedine su cinque caselle consecutive in linea diritta orizzontalmente, verticalmente o diagonalmente. Il gioco, come si vede, è di una semplicità tutta giapponese! Trasportato in Europa il `Go’ ha subito alcune modificazioni tra le quali quella di disporre le pedine proprie in maniera da circondare e fare prigioniera una pedina avversaria che, circondata, si leva dal gioco. In tal caso la vittoria appartiene al giocatore che nel collocare tutte le sue pedine ha fatto un maggior numero di prigionieri”.
Per tornare al “Go-moku”, il gioco, per evitare una simmetria eccessiva che può far ricalcare tutta una serie di mosse in varie partite, può essere variato ponendo sulla scacchiera degli ostacoli che spezzano eventuali file e occupano punti sui quali non è possibile giocare. Tali barriere possono essere poste prima dell’inizio del gioco a piacimento e di comune accordo dai due giocatori.
Il gioco del “Go-moku” è molto popolare in Francia ove viene giocato su carta quadrettata col nome di Morpion.