In questa guida spieghiamo come si gioca a Battaglia navale e vediamo quali sono le regole da seguire.
Questo gioco appare intorno agli anni Trenta, ma solo verso la fine degli anni 60 prende il nome di Battaglia navale e viene codificato come lo conosciamo oggi, comprese le sue varie regole, grazie a Milton Bradley.
Occorrente per Battaglia Navale
Battaglia navale è un gioco da tavolo per due contendenti. In questo gioco ognuno dei due avversari possiede una griglia, generalmente di plastica, che l’avversario non può vedere. Le caselle delle griglie vengono identificate secondo le regole del primo quadrante degli assi cartesiani, su un piano a due dimensioni. Larghezza e altezza quindi, ambedue impostate secondo una sequenza positiva. Generalmente l’asse delle ascisse, ovvero quello orizzontale, viene identificato dalla sequenza numerica da 1 a 10. Sull’asse delle ordinate invece, cioè quello verticale, ci sono le prime dieci lettere dell’alfabeto, dalla A alla L. Entambe le sequenze partono dal punto 0, ossia l’origine comune che si trova in basso a sinistra, all’inizio della griglia. Ognuna delle caselle quindi viene identificata inequivocabilmente da due valori, una lettera e un numero, che indicano lo spazio dove essa è collocata.
Su ciascuna delle due griglie i giocatori piazzano le loro imbarcazioni. Queste vengono realizzate con un certo numero di caselle, che sono posizionate parallelamente all’asse orizzontale o a quello verticale. Non è consentito l’uso di caselle in diagonale o a squadra. La nave infatti è dritta, sia nella realtà che nel gioco. Il giocatore avversario deve cercare di indovinare dove sono le navi del nemico, casella per casella, fino a quando non la individua per intero. Ogni casella indovinata equivale ad un colpo andato a segno sulla nave nemica. Quando tutte le caselle della nave vengono colpite, allora la nave affonda e va fuori gioco. Quando uno dei due giocatori affonda tutte le navi dell’avversario vince la Battaglia navale.
Attualmente è possibile acquistare sia la versione classica che quella elettronica, dotata di un supporto più sofisticato. Le differenze tra le due versioni non sono sostanziali, ma vale la pena dare un’occhiata a ciascuna di loro.
Battaglia navale classica
La prima cosa che distingue la versione classica della Battaglia navale è il prezzo. Infatti questa confezione è decisamente più economica, ma non per questo meno divertente ed è possibile portarla con sé ovunque, per intavolare delle sfide emozionanti. Le navi hanno lunghezze variabili dalle due alle cinque caselline e, invece del suono che segnala il colpo andato a segno, è il giocatore avversario ad accusare il centro.
Per farlo userà la voce gridando Colpito, se il suo contendente ha indovinato la casellina di una delle sue navi, oppure Mancato se il colpo è finito in acqua. Quando tutte le caselle della nave vengono centrate, allora il malcapitato deve dichiarare che la sua nave è stata messa fuori uso, gridando Affondato. Certo in qualche modo nella versione classica i giocatori possono dichiarare il falso, ammesso che alla fine il gioco non si aggrovigli al punto da fare insospettire l’avversario. Nella versione elettronica invece è il computer a dichiarare in modo assolutamente imparziale l’esito del colpo.
Battaglia navale elettronica
Nella versione elettronica di Battaglia navale innanzi tutto occorre che ciascun giocatore posizioni le navi prima di iniziare a giocare. Le navi posizionate vengono registrate dal tabellone elettronico, senza che però il giocatore possa conoscere la posizione delle navi avversarie. Quando uno dei due giocatori lancia una bordata verso una casella, allora è il tabellone elettronico a segnalargli se ha centrato l’obbiettivo oppure se il colpo è andato a vuoto. Ovviamente in questo caso viene esclusa ogni possibilità da parte dei giocatori di dichiarare il falso e di truccare la partita.
Regole Gioco Battaglia Navale
A Battaglia navale ogni giocatore ha in dotazione una tavola, cartacea o elettronica, dove ci sono due griglie uguali con 100 caselline. Su una delle due griglie dovrà posizionare le proprie navi, sull’altra invece dovrà sparare dei colpi alla cieca nel tentativo di indovinare la posizione delle navi avversarie. Insieme al tabellone a doppia griglia, ciascun giocatore riceve una flotta di cinque navi e un pacchetto di pedine, che serviranno come marcatori per individuare i colpi andati a segno e quelli falliti, sulla griglia avversaria. Insieme alle pedine ci sono anche i segnalini rossi che servono a marcare i colpi ricevuti. Ovviamente l’obiettivo di ciascun giocatore è quello di affondare tutte le navi del nemico, prima che questi abbia il sopravvento e affondi le proprie. Fortuna, intuito e strategia in questo gioco sono determinanti per vincere. Ma vediamo le regole.
La flotta di ciascun giocatore prevede varie navi, la cui stazza è stabilita dal numero di caselline che la compongono. La portaerei è la più grande e ci vogliono 5 caselle per formarla. La corazzata invece è lunga 4 caselle. Tre caselle servono per collocare un incrociatore o un sottomarino. Una nave d’assalto invece, più leggera e veloce, dispone di due caselle. Le cinque navi vanno posizionate sulla propria griglia all’inizio del gioco e occorre montare in due buchi della griglia, per ciascuna nave, i due perni di ancoraggio. La posizione delle navi non può più essere modificata dal momento in cui inizia il gioco. A Battaglia navale i vascelli non possono sovrapporsi. Ogni casella infatti deve appartenere ad un’unica nave. In compenso le imbarcazioni possono toccarsi e quindi avere una o più caselle adiacenti.
Quando inizia il gioco ciascun giocatore chiama una posizione della griglia avversaria, dove immagina che ci sia una nave nemica. Per chiamare la casella deve identificarla con la sua posizione sugli assi, indicando la lettera e il numero corrispondenti. Se il colpo va a segno sarà l’avversario, o il tabellone elettronico, a comunicarlo con la battuta Colpito. Se invece la bordata va in acqua allora l’avversario griderà Mancato. Ovviamente chi lancia le bordate segna sulla griglia dell’avversario il risultato. Quindi, se ha centrato la nave nemica, allora metterà nella casellina corrispondente una punta rossa. Se invece è andata buca, collocherà una pedina bianca. Tenere memoria dei colpi sparati è fondamentale, sia per ricostruire la sagoma della nave da affondare con i colpi successivi, sia per evitare di rifare lo stesso errore.
Ogni giocatore può schierare, se gioca con carta e penna, una sola nave lunga 4 caselle, due navi da tre caselle, tre navi da due caselle e 4 navi da una casella. In questa versione infatti, per agevolare il gioco, si riduce la lunghezza delle navi della flotta eliminando quella da cinque caselle e inserendo delle navi d’attacco lunghe una casella soltanto. Poi esiste anche una versione chiamata mitragliata. Questa variante permette ad ogni giocatore di chiamare da 1 a cinque colpi per volta, a seconda delle navi che si hanno.
Al primo giro quindi ogni giocatore chiama cinque caselle avversarie e solo alla fine delle chiamate l’avversario gli dirà quali colpi sono andati a vuoto e quali no. I colpi rimangono 5 ad ogni giro fino a quando non si perde una nave. Da questo momento in poi diventeranno 4, poi 3, poi due, fino a quando non saranno andate a fondo tutte le navi di uno dei due giocatori. Ovviamente il giocatore che riesce a mantenere più a lungo le navi a galla ha più possibilità di vincere. Infatti costui, ad ogni giro, più navi possiede e più colpi ha da sparare.