In questa guida spieghiamo come si gioca a Backgammon e vediamo quali sono le regole da seguire.
A Backgammon si gioca in due, come a dama, e serve una scacchiera adatta, quattro dadi normali, un dado del raddoppio e 30 pedine.
Occorrente
La scacchiera del Backgammon è rettangolare e sopra ci sono disegnati 24 triangoli affiancati, chiamati punte. Queste punte sono 12 per lato, contrapposte e divise in due sezioni, che si chiamano case. Quindi in ogni lato ci sono due case, la casa interna e la casa esterna. Queste case si fronteggiano a due a due tra loro, per cui se la casa interna del giocatore Bianco è alla sua destra, quella del giocatore Nero è alla sua sinistra. Ogni casa contiene sei punte. Le punte hanno un colore diverso, generalmente bianco e nero, ma puoi trovare scacchiere di Backgammon con punte di altri colori, come il giallo e rosso, oppure differenti tonalità, come il verde scuro e il verde chiaro.
Questi due colori sono alternati e all’interno di ciascuna coppia di case omonime si fronteggiano. Quindi una punta nera si troverà davanti una punta bianca. Le coppie di case sono divise dalla linea centrale della tastiera. Questa line si chiama barra. Le pedine che vengono mangiate finiscono sulla barra in attesa di tornare in gioco. Ogni giocatore ha 15 pedine e due dadi normali numerati da 1 a 6. Il dado del raddoppio, che serve a fissare e raddoppiare le puntate, porta sulle sue facce i numeri 2, 4, 8, 16, 32, 64.
Regole Backgammon
Per iniziare, ogni giocatore deve assegnare ad ogni punta il proprio numero corrispondente. Per il giocatore Bianco la numerazione parte dalla sua punta di destra, che è la numero 1 e prosegue verso sinistra in senso orario fino alla punta 12, per proseguire dalla punta alla destra del giocatore avversario con la 13 e arrivare in fondo, sull’ultima punta della casa interna dell’avversario, che ha il numero 24. Per il giocatore Nero invece la numerazione parte dalla prima punta a sinistra, per proseguire verso destra fino alla punta 12, e continuare sul lato opposto in senso antiorario, dalla punta 13, che fronteggia la 12, fino alla 24 che fronteggia la sua prima punta. In pratica la punta numero 1 di ogni giocatore corrisponde alla 24 dell’avversario.
A questo punto ogni giocatore piazza le sue pedine mettendone due sulla sua punta 24, cinque sulla 13, tre sulla 8 e cinque sulla 6. In pratica ogni giocatore ha nella sua casa interna le punte dall’uno al sei, nella casa esterna dal 7 al 12. Poi ha dalla punta 13 alla 18 nella casa esterna dell’avversario e dalla 19 alla 24 nella casa interna avversa. Infatti le case si fronteggiano e se il Bianco ha la sua casa interna a destra, il Nero ce l’ha a sinistra. Piazzate le pedine ogni giocatore tira i propri dadi. Chi fa il numero più alto inizia il gioco con le sue due mosse. Le due mosse, a cui ha diritto il giocatore, sono determinate dai due numeri usciti su ognuno dei dadi tirati.
Ogni numero indica gli spostamenti che il giocatore deve fare effettuare ad una delle sue pedine. Egli può scegliere di muovere entrambe le pedine, oppure fare effettuare due spostamenti alla stessa pedina. L’obiettivo del gioco è quello di portare le proprie pedine dentro la casa interna e poi toglierle dalla scacchiera. Quando il giocatore sposta una pedina deve rispettare alcune regole. Per iniziare, non può sostare su una punta dove ci siano già due o più pedine avversarie, ma può attraversarle. Poi il movimento deve andare dalla punta dal valore più alto verso quella dal valore più basso, quindi in senso antiorario per il Bianco e orario per il Nero.
Le mosse consentite, cioè quelle prive di ostacoli, devono essere giocate necessariamente. Infatti i passi, stabiliti dai numeri che escono sui dadi, vanno effettuati comunque, a meno che non esistano degli impedimenti o l’impossibilità ad eseguirli. Uno di questi impedimenti è la presenza di due o più pedine avversarie sulla punta di arrivo, che in questo caso risulta occupata. Poi, se succede che i dadi lanciati danno un numero doppio, allora si possono effettuare quattro mosse invece di due. Se però una delle mosse porta una pedina su una punta occupata dall’avversario, allora il numero dei movimenti si riduce a quelli possibili. Una pedina che si trovi isolata su una punta è una pedina indifesa e si chiama scoperta.
La pedina scoperta può essere mangiata dall’avversario se questo riesce a fare arrivare sulla stessa punta una delle sue pedine. La pedina mangiata esce dalla scacchiera e finisce sulla barra centrale. Quando una pedina viene mangiata il suo proprietario deve liberarla. Per farlo dovrà usare uno dei due numeri che escono dal suo tiro dei dadi. Se uno di questi numeri, infatti, gli permette di fare arrivare la pedina mangiata dalla punta 24 fino ad una punta libera, allora può svincolarla e proseguire il gioco. In caso contrario perde il suo turno e riprova al successivo, senza poter beneficiare, in questo giro, di nessuno spostamento.
L’obiettivo di ogni giocatore di Backgammon è quello di portare tutte le sue pedine nella sua casa interna e poi farle uscire con un numero esatto di spostamenti. Infatti non si potrà, ad esempio, mettere fuori dal gioco una pedina che è sulla punta 4, se dal tiro dei dadi esce un 5. Questo non vale se quella pedina è la più esterna e quindi non ci sono altre pedine dietro di lei. Quando uno dei due contendenti riesce a fare uscire tutte le pedine, allora il gioco termina a suo favore. In questo caso si accaparra la cifra stabilita a inizio gioco, cioè la puntata.
A Backgammon la posta del vincitore si stabilisce all’inizio, lanciando il dado del raddoppio. Questa posta può rimanere invariata, oppure può essere modificata durante il gioco da uno dei due giocatori, che si sente particolarmente forte grazie al suo vantaggio. Egli, infatti, può chiedere di raddoppiare il punteggio, mettendo il dado del raddoppio con la faccia del 2 in alto. Tocca all’avversario, a questo punto, decidere se accettare o meno il raddoppio della puntata. Se rifiuta il raddoppio, cede immediatamente la puntata al giocatore che lo ha chiesto e perde la partita. Se invece accetta, allora ha il controllo esclusivo sul dado del raddoppio. Questo significa che l’avversario non potrà più chiedere un raddoppio durante la partita, mentre potrà farlo lui qualora andasse in vantaggio a sua volta.
Come si Vince a Backgammon
L’obiettivo a Backgammon è quello di vincere portando tutte le proprie pedine fuori dalla scacchiera, prima che ci riesca l’altro giocatore. A questo punto incassa il punteggio stabilito inizialmente dal dado del raddoppio. Un punteggio che può essere più o meno incrementato in dipendenza da come si chiude la partita. Infatti, se l’avversario è riuscito comunque a portare fuori una pedina, allora l’incasso del vincitore è pulito e si accredita solo la cifra iniziale. Se invece l’avversario ha ancora in campo tutte le pedine, chi vince fa Gammon e incassa il doppio. Fa Backgammon, invece, e incassa il triplo della cifra, se il suo avversario non è ancora riuscito a liberare le pedine mangiate e bloccate sulla Barra.